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Tante idee per vivere al meglio le tue vacanze

Streghetta sul Serio

Dal barbagianni maggiordomo ai luoghi del cuore fra Fiorano e il fiume: Gisella Laterza ha la ValSeriana in valigia.

Lasciarsi ispirare dai luoghi dell’infanzia, dalle passeggiate in riva a quel fiume Serio che attraversa la valle dandole il nome, per raccontare romanzi, avventure magiche e buffe: Gisella Laterza, giovane e affermata scrittrice, è sempre a caccia di storie. Con la sua creatività ci trasporta dalla ValSeriana a mondi fantastici che profumano un po’ di casa. «Mi lascio ispirare – racconta Gisella – dai luoghi in cui ho vissuto e dalle persone che ho incontrato. Nelle mie storie, ad esempio, c’è sempre un fiume, che ricorda un poco i percorsi lungo il Serio, i pomeriggi di relax e lettura lungo le sue sponde. Anche i personaggi hanno dei tratti a me familiari».
Trentatré anni, Gisella Laterza è originaria di Fiorano al Serio, dove ha vissuto l’infanzia e la giovinezza prima di trasferirsi a Bergamo. Qui spesso può capitare di incontrarla seduta in un bar mentre, concentrata, sorseggia un tè e scrive. Mamma di Fiorano, papà di Gandino, con radici anche nelle Marche, Gisella è sempre stata una grande lettrice, grazie alla mamma che leggeva senza sosta a lei e alla sorella Emma. Una bambina che amava giocare a re-immaginare cose, a dare nuova vita a luoghi, personaggi, e che nella sua mente provava a rivivere le sue avventure in modi sempre diversi e magici.

La sua serie «Streghetta» (Salani editore, la stessa casa editrice di Harry Potter) propone un racconto per ragazzi tra il fantasy e l’horror, buffo e divertente, Gisella ci trasporta nel cuore della ValSeriana, della quale ci porta a scoprire la parte più curiosa e incantata. «Chiaravalle, il paese in cui è ambientata Streghetta, si ispira un po’ a Fiorano ma prende il nome anche dall’omonimo paese anconetano da cui proviene un ramo della famiglia di mio papà – racconta Gisella – Qui, dall’altra parte della riva del fiume una notte compare dal nulla una casa, la Villa Applepot, che prende spunto da quell’edificio abbandonato, un po’ traballante, che attirava la mia attenzione ogni domenica mentre in auto con la mia famiglia da Fiorano andavamo a casa dei nonni a Gandino. E con stupore quando ho visto l’illustrazione di Stefano Tambellini, nel romanzo, un po’ me l’ha ricordata. Una valle molto rivisitata quella che troviamo tra le pagine di Streghetta ma chi conosce questo territorio, chi ha vissuto qui e ci è cresciuto vi ritrova alcune atmosfere, riviste con quello sguardo incantato dei bambini. Una ValSeriana di vent’anni fa, di quando ero piccina, incantata, magica».

Ed è Priscilla, la streghetta simpatica e un po’ pasticciona protagonista del romanzo, la strana compagna di banco di Miriam, a portare un po’ di scompiglio e magia. Così il paesino di Chiaravalle dove «non succede mai niente di niente» e è anche «la città perfetta per crescere dei bambini, così protetta e tranquilla» (come le Magnifiche Valli), improvvisamente diventa anche il luogo dove tutto può accadere. Incontrare, per esempio, una ragazza dagli occhi che cambiano colore, che quando si emoziona scatena tempeste durante l’ora di matematica, che ama pettinare pipistrelli e mangiare torte con crema di ragni e meringhe con crine di unicorni e che come amico ha un barbagianni parlante Bartholomeus “Barthy” che si trasforma in un ragazzo maggiordomo.
Un’avventura magica da leggere magari in uno dei “luoghi del cuore” di Gisella, magari in riva al fiume Serio durante una giornata di sole seduti su una coperta, oppure immersi nel verde della Val Vertova dopo una calda giornata d’estate, o tra le stradine dei “7 Cantù” di Vertova. Oppure ancora, in autunno, all’imbrunire della sera di Halloween, dove l’atmosfera sarebbe perfetta. Ma a noi piace immaginare anche bimbi e ragazzi leggere Streghetta immersi nel bosco incantato del Roccolo Zuccone a Clusone tra le creazioni di legno, oppure in cima al Monte Blum con vista sull’altopiano e le vallate, o ancora seduti su una panchina o sulle sponde di un laghetto di montagna guardando all’orizzonte la Presolana e le vette delle Orobie, sognando un’avventura.

In Miriam e Priscilla, le protagoniste del romanzo ritroviamo un poco anche dell’autrice, cresciuta leggendo i libri di Harry Potter che hanno accompagnato e segnato la sua giovinezza facendole scoprire e amare il fantasy, un libro alla volta. «Sono cresciuta leggendo Harry Potter e attendendo l’uscita del romanzo successivo, quindi è stata una bellissima sorpresa vedere Streghetta sugli scaffali delle librerie con scritto sulla fascetta “Dopo Harry Potter e Fairy Oak una nuova e irresistibile serie magica”. Streghetta attinge un po’ ad Harry Potter ma anche alle Streghe di Dahl. Priscilla, la protagonista, a differenza di Harry arriva in una nuova scuola dove è l’unica strega e deve inserirsi tra i ragazzi normali, cercare di ambientarsi tra i Magi Mancanti. Una storia che parla di diversità, inclusione e soprattutto di amicizia, quella tra la streghetta e Miriam in cui rivedo le dinamiche con le mie amiche. Miriam è studiosa, diligente un po’ come me, ma a volte mi sento anche come Priscilla, strana e fuori luogo». Anche Barthy, il barbagianni, nascosto tra i rami del salice lungo il fiume (con i tratti umani di un caro amico dell’autrice), è un omaggio alla fauna seriana e alla sua ricca biodiversità. È lui il personaggio più curioso per i bambini che alle letture e alle presentazioni nelle scuole sono sempre affascinati da questo strano barbagianni maggiordomo.

Su e giù per l’Italia, Gisella porta con sé in valigia le sue creazioni ma anche la sua terra bergamasca. Scrittrice, giornalista, insegnante di italiano e latino Gisella Laterza, classe 1991, ha scritto diversi romanzi e racconti soprattutto per ragazzi: “Di me diranno che ho ucciso un angelo” (Rizzoli) nato tra i banchi del Liceo Amaldi di Alzano e pubblicato mentre studiava all’Università a Pavia, “La signora dei gomitoli” (Rizzoli), “Streghetta”. e “Una strana compagna di banco”. “Una mummia al Museo” (Salani) che ad ottobre potremo riscoprire nella terza avventura sempre ambientata in ValSeriana, “Doctor Jackie e Miss Haide. “La Maledizione del Mare” e “Doctor Jackie e Miss Haide”. “La maschera del cigno” (Il Battello a Vapore), scritto con Giada Pavesi e altri ancora.

E infine l’ultimo progetto, il romantasy per ragazzi più grandi “Abissi e Incanto” (Ed. Il Castoro Off) presentato in anteprima al Salone di Torino a maggio e che uscirà in autunno come secondo volume della saga “The Hidden Society”. «Ho scritto questo nuovo romanzo con lo pseudonimo di Ella Archer. Un progetto condiviso con altre tre scrittrici. Ci presentiamo come le sorelle Archer: Jude, Ella, Serena e Lou. Ognuna di noi scriverà un romanzo del genere romantasy (fantasy+romance), un genere che sta emergendo e di cui sono molto appassionata e affascinata e di cui parlo spesso anche sui social con altre scrittrici e lettrici, su Instagram e Tik Tok in particolare. “Abissi e Incanto” sarà ambientato a Napoli, sarà una storia d’amore tormentata e vedrà protagonista una giovane sirena e il ragazzo che è incaricata di uccidere».

Un’altra storia, tutta da leggere.

 


Articolo di Antonella Savoldelli per VAL Seriana & Scalve Magazine n. 34 – Estate 2024