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Zenerù. Il film
La relazione poetica, tra l’antico rituale del Zenerù e la vita dell’eremita Flaminio, ci interroga sul confine tra domestico e selvatico, tra conosciuto e ignoto.
“Zenerù” è il nuovo film del regista Andrea Grasselli che racconta la relazione poetica tra l’antico rituale della Scasada del Zenerù di Ardesio e la vita dell’eremita Flaminio Beretta presentato in anteprima nazionale il 29 maggio al “Film Festival del Garda” e al “Dolomiti Film Festival”.
Il documentario, della durata di 30 minuti, è una produzione di OM Video in collaborazione con cinqueeseifilm e realizzato con il sostegno di Comune di Ardesio, Pro Loco Ardesio e Vivi Ardesio.
In “Zenerù” il regista ci trasporta nella vita del pastore ed eremita ardesiano Flaminio, colui che negli anni sessanta ha contribuito a conservare e ridare nuova vita al tradizionale rito di cacciata dell’inverno e che ogni anno è l’autore di una poesia-filastrocca che definisce il tema del Zenerù. Suo è sempre il disegno del fantoccio che una volta costruito dai compaesani, il 31 gennaio, viene cacciato e arso.
Nel film Flaminio e il rituale collettivo del Zenerù interagiscono, è lui che, da lontano, richiama con il suo corno gli ardesiani e li invita a dare il via al rito.
L’incontro tra OM Video e il Zenerù e Flaminio risale ad alcuni anni fa: “È stato amore a prima vista – spiega il regista Andrea Grasselli-. Nel 2015 con Giorgio Affanni eravamo in ValSeriana per un sopralluogo per un progetto che non si è concretizzato ma che ci ha aperto le porte al territorio. Abbiamo incontrato i promotori del MAS e realizzato un documentario sulla loro tradizione e questo ci ha permesso di scoprire l’esistenza del rituale del Zenerù e di Flaminio Beretta”.
Un incontro che ha lasciato il segno e ha spinto Grasselli e Affanni ad approfondire la tradizione e la conoscenza dell’eremita ardesiano. “Il nostro punto di forza, da sempre, è l’approccio, la ricerca sul campo, è grazie a questo che siamo entrati in contatto e abbiamo scoperto e vissuto il rituale collettivo del Zenerù, che ci ha affascinato così come la scelta di Flaminio di voler vivere in un modo tutto suo, personale, lontano da tutto”. Dopo alcuni anni in cui il progetto è rimasto nel cassetto verso la fine del 2019 l’idea di realizzare un film è ripartita e Grasselli con Affanni sono ritornati ad Ardesio più volte.
“Abbiamo lavorato per conoscere dall’interno la tradizione del Zenerù ma soprattutto per creare un rapporto di stima, rispetto reciproco e confidenza con Flaminio per riuscire a raccontare in modo naturale e fedele alla realtà la sua vita. Ho cercato di evocare nel film le emozioni alla base del rituale e della vita di Flaminio”.
Il documentario, che è già stato selezionato in diversi festival cinematografici nazionali ed internazionali, è stato presentato in anteprima internazionale ad Aprile al Festival Internacional de Cine de Santa Cruz in Argentina e successivamente all’Indapuram International Short Film Festival in India.
Dall’1 al 5 giugno sarà al “Cinema e Ambiente Avezzano” e a fine giugno al “Vertigo Film Festival” di Milano. Diversi i Festival cui è stato candidato e selezionato: in autunno Zenerù sarà infatti presente ad alcuni festival nazionali ed internazionali mentre la prima bergamasca si terrà a dicembre ad Ardesio, paese del Zenerù.
“Siamo onorati che un regista così attento alle tradizioni e ai rituali abbia scelto di raccontare un pezzo della storia di Ardesio attraverso la figura di Flaminio Beretta e della nostra tradizione della Scasada del Zenerù. Siamo molto contenti che il film stia raccogliendo consensi in Italia e nel Mondo in diversi festival e non vediamo l’ora di presentarlo ad Ardesio” è il pensiero condiviso da Antonio Delbono assessore alle associazioni, sport e ambiente del Comune di Ardesio, Gabriele Delbono presidente della Pro Loco Ardesio e Simone Bonetti, presidente di Vivi Ardesio.
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