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Tante idee per vivere al meglio le tue vacanze

Quando Carosone faceva…l’americano

L’accoglienza familiare è alla base del rinnovato Hotel Libia di Fino del Monte: ampi spazi, servizi innovativi, specialità gastronomiche e…il ricordo di una star.

Fu il primo musicista che settant’anni fa, nel 1954, fu ospite di una trasmissione della neonata RAI Radio Televisione Italiana. Un “napoletano d’America”, come qualcuno l’aveva definito. Era Renato Carosone, unico artista insieme a Domenico Modugno ad aver raggiunto i primi posti delle classifiche negli States con brani non in lingua inglese. Una “star” del panorama musicale che aveva il suo “buen retiro” in un albergo della ValSeriana, a Fino del Monte, che ancor oggi troviamo attivo. Una “storia nella storia” quella dell’Hotel Libia, nato agli inizi del “secolo breve”, su iniziativa di Edoardo Oprandi che lo costruì nel 1912, ricordando nel nome la Guerra di Libia da poco conclusa.

Pamela Rossi

L’Hotel Libia, che nel 2024 ha inaugurato un nuovo allestimento moderno e funzionale, è da decenni un punto di riferimento per l’ospitalità seriana ed è gestito da Pamela Rossi, che ha raccolto con entusiasmo una bella tradizione di famiglia. Un testimone che dopo Oprandi fu portato avanti soprattutto da Angela Canova, per tutti Mery, nonna di Pamela. Le cronache del tempo segnalavano come Carosone apprezzasse la quiete dei monti e “il canto “Induet Batesta col zerlo” intonato dal coro alpino del luogo”, ma anche e soprattutto “la signora Angela, cuoca provetta e ospite impareggiabile”. Fra le delizie del menu, ci sono tuttora i suoi prelibati casoncelli, preparati a mano all’Hotel Libia secondo la ricetta che si tramanda di generazione in generazione.

«Nel locale – racconta Pamela – lavorarono anche i figli di Angela: Gianluigi, Francesco e mio padre Angelo Rossi che nel 1975 decise di acquistare lo stabile. Attivò poi una radicale ristrutturazione che, insieme a mia madre Wilma Migliorati, lo portò ad inaugurare il rinnovato Hotel Libia nel 1991. Nel tempo le necessità dei clienti sono cambiate e di conseguenza anche i servizi offerti, ma a permeare la nostra attività quotidiana resta profondo il senso di familiare accoglienza che nonna e genitori ci hanno trasmesso. È un valore aggiunto che nessun prezzo potrà mai quantificare». Nel 2024 l’Hotel Libia ha profondamente rinnovato, come detto, sala da pranzo principale, ingresso, veranda, bar, lounge e piano interrato, giardino e spazio esterno. Senza dimenticare la seconda sala da pranzo, cuore del nuovo progetto “le Petit Bistrot”.

L’Hotel dispone di 32 camere, adatte all’ospitalità di famiglie e gruppi. «Siamo specializzati nella banchettistica per cerimonie, – sottolinea Pamela – la nostra sala dispone di duecento posti a sedere, ideali per serate a tema, ritrovi associativi, matrimoni, cene aziendali. Il Petit Bistrot offre un menu più ricercato, con piatti sempre diversi e una piccola cantina nella quale accompagniamo il cliente a scegliere il vino da gustare».

L’Hotel Libia, a pochi passi dall’Altopiano di Clusone e nel cuore dell’Alta ValSeriana, è base d’appoggio ideale per gli amanti dell’outdoor. Non a caso sono state installate anche una lavatrice industriale ed un’asciugatrice a gettoni, accessibili ai clienti in un apposito locale. A completare l’offerta anche una sala congressi al piano interrato, con cinquanta posti e dotazioni multimediali, sede settimanale dei ritrovi di BNI Presolana.

Una cronaca d’epoca, negli anni in cui Carosone componeva la celeberrima “Tu vuò fà l’americano”, segnalava come il musicista “passa la giornata ammirando il paesaggio del quale è incantato, tanto che vorrebbe scegliere proprio Fino per i periodi di riposo che la sua intensa attività di artista gli concede”. E voi, non vorreste “far gli Americani” all’Hotel Libia?