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Passi d’autore
Dante, Buzzati, Calvino e Rigoni Stern: quattro Percorsi Letterari sui monti della ValSeriana, per… salire nel profondo.
Letteratura e montagna vanno d’accordo. Saliamo in montagna perché vogliamo ritrovarci immersi in una natura selvaggia, perché vogliamo ritrovare una bellezza che non sia contaminata o modellata dalla mano dell’uomo, cerchiamo un ambiente antico, forse primigenio. Autentico. I boschi, le rocce, i ruscelli, le pareti che ci sovrastano, che parlano di qualcosa che sta in alto, molto più in alto di noi. Che tuttavia cerchiamo di raggiungere, a prezzo di grandi fatiche, come se salire in alto e avvertire la fatica fosse un immergersi nel profondo di noi stessi.
Forse per questa ragione letteratura e montagna vanno d’accordo. Forse per questo motivo tanti scrittori hanno ambientato le loro storie in questo mondo selvaggio, tra le rocce, le prateria alpine, le nevi, il cielo. Salendo in montagna si avvertono sensazioni simili a quelle che si provano leggendo una bella poesia o un buon romanzo: vanno nel profondo, fanno avvertire un senso di autenticità. Come la montagna. Per questa ragione il pensiero di istituire dei Percorsi Letterari sui pendii appare una buona idea. La Comunità Montana Valle Seriana, in collaborazione con PromoSerio, ne ha avviati quattro: uno ad Ardesio, da Cerete a Cacciamali, uno sul colle Crosio al confine con l’Altopiano di Clusone, uno a Gandino che da Valpiana conduce alla Baita Monte Alto e, infine, uno a Onore, nella Val di Tede. Sono Segnali di cultura. Il primo è dedicato a uno dei più grandi scrittori italiani, che aveva la montagna nel cuore: Dino Buzzati. Il secondo è un sentiero dedicato all’immenso Dante Alighieri e alla sua Divina Commedia, il terzo riguarda Mario Rigoni Stern e il quarto ha come protagonista Italo Calvino.
Il percorso di Buzzati parte da Cerete e sale a Cacciamali, per la lunghezza di un chilometro, in pendenza non trascurabile: meglio salire con gli scarponcini. Cacciamali si trova a mille metri di quota, in un pianoro dal quale si ammirano i giganti delle Orobie: Redorta, Scais, Coca. È un borgo rurale di poche case e nessuno più ci abita stabilmente. Tuttavia, le abitazioni sono state quasi tutte recuperate con grande rispetto dell’architettura contadina e si rianimano nei fine settimana, nelle festività, in estate. Il Percorso Letterario prevede nove stazioni, accompagnate ciascuna da frasi tratte da opere di Buzzati, selezionate da Paolo Aresi (giornalista e scrittore): dal celeberrimo “Il deserto dei Tartari”, a “Barnabo delle Montagne”, ai racconti del grande scrittore che era nato in provincia di Belluno, all’ombra delle Dolomiti, le montagne che poi per tutta la vita avrebbe percorso.
Tutto ciò che ci affascina nel mondo inanimato, i boschi, le pianure, i fiumi, le montagne, le valli… il cielo, i tramonti, la neve… di più, la notte, le stelle, il vento, tutte queste cose, di per sé vuote e indifferenti, si caricano di significato umano perché, senza che noi lo sospettiamo, contengono un presentimento d’amore.
DINO BUZZATI
Il sentiero dedicato a Dante si trova invece a Clusone, sul colle Crosio, una collinetta che sta al principio del paese e in cima alla quale si trova una chiesa del Seicento, dedicata alla Ss. Trinità. Si sale in venti minuti. I versi di Dante, selezionati dal giornalista ed esperto d’arte Giuseppe Frangi, sono tratti dalla seconda cantica della Divina Commedia, il Purgatorio, dove la fatica del cammino è espressa in più punti: è la meta che dà al poeta l’energia per salire, e la meta è addirittura il Paradiso. La cima del colle offre una bella veduta di tutto il territorio dell’Altopiano, delimitato dal Pizzo Formico, con la grande Croce al confine con la Val Gandino, e dal Monte Cimiero.
Noi divenimmo intanto a piè del monte;
quivi trovammo la roccia sì erta,
che ‘ndarno vi sarien le gambe pronte
DANTE ALIGHIERI, PURGATORIO, CANTO III, VV . 46-48
Il sentiero dedicato a Mario Rigoni Stern si sviluppa nel territorio di Gandino ed è proprio il CAI del paese (che unisce anche Cazzano S. Andrea e Casnigo) ad avere curato la scelta dei testi; Rigoni Stern è famoso per il romanzo “Il sergente nella neve”, ambientato in Russia nei giorni della terribile ritirata verso occidente. Rigoni, nato ad Asiago, era uno di questi soldati, che lasciarono le trincee sul Don e affrontarono la battaglia di Nikolajewka il 26 gennaio del 1943 riuscendo poi a rientrare in Italia. Nei suoi libri successivi al “Sergente” i temi della natura diventarono fondamentali: Rigoni sottolinea il valore della buona relazione con l’ambiente, con i boschi, la montagna, gli animali per potere arrivare a una vera serenità interiore. A cogliere il senso di percorso e citazioni c’è stata anche l’installazione “71 anime – Il viaggio onirico di Mario Rigoni Stern” che l’artista Ivano Parolini di Gandino ha dedicato il 22 e 23 ottobre 2022 alla tragica ritirata di Russia.
Erano belle le sere estive con la luna sopra i tetti. Mi pareva di sentire le stelle e invece erano i grilli sui prati. Allora le voci del paese e della natura intorno, gli odori, i rumori, le nuvole e le luci avevano chiaro riferimento con la vita e seguivano le stagioni dei nostri giuochi e del lavoro degli uomini.
MARIO RIGONI STERN
Da Rigoni Stern a Calvino il passo non è lungo; erano pressoché coetanei e anche l’autore di Marcovaldo scrisse della guerra e della Resistenza per poi approdare a una scrittura in qualche modo fantastica e umoristica. A Italo Calvino il comune di Onore ha dedicato un itinerario breve in località Rovena, settecento metri, che si percorre in un quarto d’ora. I testi sono stati selezionati da Ettore Schiavi, vicesindaco del paese.
Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d’avere: l’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t’aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti.
ITALO CALVINO
L’iniziativa è un progetto della Comunità Montana Valle Seriana, finanziato da Regione Lombardia nell’ambito di “Lombardia Attrattiva 2021”, coordinato da PromoSerio, con la partecipazione dei Comuni interessati. Lo scopo è il dare valore al territorio, sottolineando le sue armonie, le sue caratteristiche, mettendole in relazione con le parole che esprimono sentimenti, emozioni, considerazioni a un livello di grande consapevolezza. Per questa ragione sono stati coinvolti autori di valore indiscutibile.
Articolo per VALSeriana & Scalve Magazine – inverno 2022/2023
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