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La viticoltura bergamasca di qualità alle pendici del Monte Misma

La fascia collinare che caratterizza la provincia di Bergamo è da sempre vocata alla viticoltura di qualità: dalla conosciuta Valcalepio, che parte dalla zona sud del lago Sebino; la zona collinare arriva poi fino ai colli che dalla città di Bergamo portano verso le tre principali valli.

La bassa ValSeriana confina con la vicina Val Cavallina e, enologicamente parlando, è caratterizzata da due importanti microzone: quella dove si coltiva e produce il Moscato di Scanzo DOCG e quella alle pendici del Monte Misma, facente parte delle due denominazioni più grandi, Valcalepio DOC e Terre del Colleoni DOC, ma caratterizzata da un affioramento roccioso di origine calcareo-marnosa molto particolare, ma tipico della zona in senso più esteso: il Sass de la Luna, chiamato così fin dall’800 probabilmente per il suo colore grigio-azzurro.

Proprio in queste zone è ubicata la storica azienda vitivinicola Cavalli – Faletti, oggi gestita dai fratelli Maurizio e Giorgio.

L’azienda, negli scorsi decenni, prima di diventare una vitivinicola era una classica cascina della zona, in cui vivevano e lavoravano numerose famiglie di mezzadri. Era di proprietà della famiglia Cavalli che, a un certo punto, una volta scomparsa la mezzadria, decise di dare impulso alla coltivazione della vite come si faceva un tempo e cioè senza grandi attenzioni alla tipologia della vite impiantata e alla qualità del vino prodotto.

©Matteo Zanardi

Dal 1976 al 2012 l’azienda è stata gestita da Pinuccia Faletti, mamma di Giorgio e Maurizio purtroppo scomparsa. Insieme al marito produceva vino da tavola classico rosso e poco bianco.

Oggi i fratelli Cavalli producono circa 15.000-20.000 bottiglie differenziate in ben 8 referenze: una produzione di nicchia che può ben testimoniare la storia della viticoltura di qualità bergamasca. Oltre ai 5 ettari e mezzo di vigneto nei territori attorno a Villa di Serio (Bg) e nella zona di Nese (Bg), gestiscono un piccolo appezzamento nel vicino territorio comunale di Scanzorosciate (Bg), luogo in cui producono il prezioso Moscato di Scanzo DOCG, la denominazione di origine controllata e garantita più piccola d’Italia.

L’azienda produce anche un Valcalepio DOC e relativa riserva, un Merlot Terre del Colleoni DOC e un Cabernet Terre del Colleoni DOC, entrambi vitigni utilizzati per il taglio bordolese, il mix richiesto e autorizzato dalla denominazione Valcalepio, per l’omonimo vino rosso.

Quanto ai bianchi, sono prodotti uno Chardonnay Terre del Colleoni DOC, un Incrocio Manzoni Terre del Colleoni DOC e, infine, un vino diverso, perché proveniente da un vitigno cosiddetto aromatico: il Moscato giallo vinificato a secco.

©Matteo Zanardi

E per il futuro?

Stiamo valutando di spumantizzare lo chardonnay, visto che cresce in una zona ad alta escursione termica, – racconta Maurizio – mentre nel 2017 abbiamo impiantato 1000 piante di Solaris, una delle nuove varietà in via di sperimentazione che resiste alle malattie. Quest’anno abbiamo fatto solo 3 trattamenti fitosanitari a suo carico”.

La bassa ValSeriana, come tutta la zona collinare della provincia di Bergamo, è una zona vocata alla produzione di vini rossi e non solo per il suo clima. La tradizione gastronomica locale è caratterizzata da piatti che ben si abbinano a questa tipologia: dai piatti a base di carne, fino alla polenta taragna, un’ottima occasione per abbinare i grandi vini rossi bergamaschi.

Foto Matteo Zanardi
Testi Lara Abrati
LaMa Food Specialists | lama.studio