La Via dei Metalli | 1
La Via dei Metalli traccia, in Alta ValSeriana, un lungo percorso storico a tappe che ha inizio con l’età del Bronzo e si conclude negli anni ’80 del Novecento. Il percorso ha la finalità di mostrare quanto le risorse minerarie di cui il territorio è sempre stato naturalmente ricco, siano state significative per secoli per muovere l’economia dei luoghi della Valle dove minerali e manufatti metalliferi venivano lavorati e venduti anche ad acquirenti che provenivano sin da molto lontano. I proventi generati da questo mercato dei metalli hanno contribuito nei secoli allo sviluppo tecnologico, culturale e artistico dei borghi dove si svolgevano queste attività. Testimonianze che sono state salvaguardate e conservate nel tempo, per giungere sino alla nostra epoca, in cui processi metallurgici avvengono con tecnologie moderne, ma ancora basati sulle sperimentazioni dei nostri antenati.
La prima tappa della Via dei Metalli è il Museo delle miniere di Gorno che è allestito esclusivamente con materiale originale donato da privati compaesani e recuperato dai siti minerari dismessi. Al suo interno si percorre il “viaggio dello zinco” dall’estrazione dei minerali, sino al prodotto finale in lingotti di zinco e piombo. Nella sala audiovisivi si visionano filmati originali dell’attività mineraria del secolo scorso. Nell’ufficio del perito, originale dell’epoca, con gli strumenti scientifici e le mappe, si rivive del l’atmosfera del villaggio minerario di Campello, sito di interesse archeo industriale poco lontano dal museo. La sezione della mineralogia mostra i minerali di sfalerite, calamina e galena estratte dalle miniere di Gorno ma anche altri rarissimi pezzi. Per gli studenti e i ricercatori è consultabile l’archivio minerario, preziosissima fonte di ricerche, approfondimenti e scoperte. Centinaia di reperti, documenti, fotografie parlano della dura vita dei “minadur”, delle “taissine” e dei “galecc” e della storia di una comunità che nel corso dei secoli è stata permeata dalle alterne vicende di miniera. Tracce dei tempi in cui mancava la possibilità di occupazione in Val del Riso raccontano di quando i gornesi emigravano all’estero: in Europa, in particolare in Francia, ma anche in Australia e in America e prediligevano il mestiere del minatore.
La visita al sito minerario di Costa Jels racchiude in sé la vicenda accaduta a un minatore gornese in Australia nel 1907, quando un nubifragio inondò la miniera d’oro Westralian Extension, undici Km. A Nord di Coolgardie e il minatore Modesto Varischetti, chiamato Charlie, fu intrappolato dall’acqua a circa 300 metri sotto terra e fu liberato dopo nove giorni d’isolamento, dai palombari giunti da Perth.
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