Il complesso industriale “Festi Rasini”, il parco e la ciclopedonale

Villa d'Ogna | Punti di interesse

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Siete nel parco pubblico della frazione Festi Rasini per concedervi una pausa prima di riprendere il viaggio alla scoperta di Villa d’Ogna. Da qui potete accedere alla sponda del fiume Serio e camminare lungo la pista ciclopedonale che attraversa il paese.

Nei pressi del parco è ubicata la chiesa di Santa Maria Nascente.

Edificata con singola navata nel 1990, presenta linee semplici ma moderne con muratura in mattoni a vista. All’interno si distingue la pavimentazione in marmo bianco e giallo, senza tuttavia alcuna decorazione artistica o architettonica.

La frazione Festi Rasini è un’area prettamente residenziale e industriale. Nella seconda parte del XIX secolo, contestualmente all’Unità d’Italia, si verificò uno sviluppo dell’industria mediante l’introduzione di realtà operanti nell’ambito tessile che in breve si insediarono sul territorio, la principale delle quali fu proprio la “Festi Rasini”. Fondata nel 1889 e diretta dalle omonime famiglie di industriali milanesi Festi e Rasini, cominciò ad attrarre in modo significativo gli abitanti dei paesi vicini, permettendo un considerevole aumento dei residenti nel comune. Gli abitanti, invariati tra il 1861 ed il 1881, raddoppiarono sul finire del secolo, toccando quota 1364

nel 1901. Il polo produttivo era posto sulla riva orografica destra del Serio e, anche grazie allo sfruttamento delle acque del fiume prelevate in località “Valzella” di Ardesio, era dotato di 8000 fusi e garantiva il lavoro a centinaia di operai, condizione che lo rese il terzo gruppo tessile della Lombardia.
La maggior parte degli edifici della frazione furono costruiti per i dirigenti della Festi Rasini e per le famiglie degli operai. L’idea dell’azienda infatti era quella di creare una sorta di villaggio operaio, con la costruzione di un convitto per le operaie residenti in altri paesi, di un asilo, di una scuola elementare e di offrire altri servizi alle famiglie dei lavoratori.

A partire dalla seconda metà del 1900 gli stabilimenti tessili subirono un drastico ridimensionamento fino ad arrivare alla completa chiusura. Nel frattempo le realtà legate all’industria tessile vennero affiancate e sostituite da attività operanti nei settori meccanico, meccano-tessile ed artigianale.
Nel luglio del 1944 il paese di Villa d’Ogna fu teatro di due rastrellamenti ad opera di soldati nazi-fascisti, alla ricerca di alcuni partigiani rifugiatisi sul territorio. Il rastrellamento causò la morte di cinque persone e la distruzione dell’abitato di Valzurio.
A questo punto, potete raggiungere la casa del Beato Alberto presso l’omonima località.

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fotografie: © Lino Olmo – linoolmostudio.it

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