Santuario della Madonna del Pianto – Albino
Albino | Punti di interesse
Il Santuario è opera dell’architetto Antonio Piccinelli che dal 1898 sovrintese alla trasformazione ed unificazione di due edifici sacri preesistenti: la chiesa dell’Invenzione della Santa Croce (ante XI secolo) e un sacello dedicato alla Madonna (XIV secolo).
DESCRIZIONE
Orientata con l’abside verso sud-est, la chiesa presenta la sua facciata preceduta da un breve sagrato lambito dalla strada provinciale della Valle Seriana.
La facciata è costituita da un corpo centrale più alto e di poco più avanzato rispetto ai due corpi minori; è delimitato da due lesene che, complete di base e capitello in stile corinzio composito, servono d’appoggio ad un timpano triangolare che termina la parte alta della facciata. Ai lati di questa parte centrale si trovano due porzioni di facciata leggermente più arretrati e dimezzati in altezza rispetto al precedente, si completano con una copertura a falda di bassa pendenza. I tre volumi dell’avancorpo sono aperti verso il sagrato con tre vani di passaggio di forma rettangolare. Ai lati di questa sorta di pronao si trovano due corpi con aperture di porta in contorno di vivo ben sagomato che mettono a destra nella cappella del miracolo (ex chiesa di Santa Croce) ed a sinistra nella cancelleria. Attraverso l’ingresso principale ricavato sotto il pronao, seguito da una bussola in legno, si perviene all’interno della chiesa che si presenta a croce latina con tre navate. All’incrocio delle braccia, poggianti su quattro colonne cinquecentesche in arenaria con alto basamento, si innalza il tamburo a pianta ottagonale sormontato da una cupola affrescata. I due bracci laterali presentano due cappelle con finestre semicircolari poste sopra gli altari nelle pareti di fondo. Il presbiterio, a pianta rettangolare con volta a botte, si conclude con un’abside più ampia a pianta semicircolare al centro della quale è collocato l’altare maggiore. La volta del presbiterio è decorata con stucchi e fondelli dipinti, mentre il resto della volta presenta una fitta decorazione dipinta fatta ad imitazione degli stucchi del presbiterio. I pilastri che separano le tre navate nella parte iniziale, come le quattro colonne e le lesene ai muri sono complete di capitelli in stucco sopra i quali corre la trabeazione ed un cornicione non praticabile. Nei quattro pennacchi della cupola sono dipinti a fresco i quattro evangelisti; negli otto lati del tamburo della cupola sono raffigurate scene della vita della Madonna e nella cupola l’incoronazione della Madonna in cielo. Le volte strombate delle due cappelle laterali sono dipinte a fresco; il catino absidale è suddiviso a spicchi con fregi dipinti e nei pannelli vi sono Angeli affrescati recanti i simboli della passione.
All’interno sono presenti dipinti di Moroni, Salmeggia e Zucco, oltre a numerosi ex voto.
CRISTO PORTA CROCE, GIOVAN BATTISTA MORONI, 1520/1524 ca – 1579
In quest’opera la tragicità della passione è resa in maniera pacata ed essenziale, secondo lo stile di Moroni: la sofferenza del Cristo non viene esibita, traspare appena da un sospiro sul volto assorto; anche le ferite inferte dalla corona di spine non vengono mostrate, si può scorgere solo qualche goccia di sangue sul viso pallido.
Il senso di solitudine della figura del Cristo si rispecchia nella solitudine del paesaggio dove nella quiete apparente si muove un vento divino che piega i pochi alberi sullo sfondo. Il rapporto tra la natura, così coinvolta nell’episodio sacro, e il soggetto è lo stesso di un’altra straordinaria opera del Moroni: Il Crocefisso e Santi di Albino.
CURIOSITÀ
– L’edificio del XV secolo su cui si fonda l’attuale Santuario fu realizzato quale ringraziamento alla Madonna per una guarigione considerata miracolosa accaduta alle figlie di Cornino da Comenduno.
– Una targa posta all’interno della chiesa di Santa Croce riporta un evento miracoloso avvenuto il 17 aprile 1655 ad un fanciullo di nome Paolo Di Gherardo Bigoni di Parre muto da anni, al quale ricrebbe la lingua dopo l’amputazione. In seguito all’evento miracoloso i devoti della zona pensarono di tramutare l’edicola in chiesa.
CONTATTI
- Via Madonna del Pianto,1 Albino
- 035.751039
- 035.751613
- Sito ufficiale
- Accessibile ai disabili
Condividi con #valseriana