Parco del castagno e museo etnografico della Valle del Lujo

Albino | Media Valseriana | Idee all'aria aperta



A Casale di Albino, sulle pendici del Monte Pranzà, si trova il parco del castagno.
Questo castagneto venne donato il secolo scorso alla comunità di Casale con la facoltà per gli abitanti della frazione di utilizzarlo per usi civici: raccogliere i frutti del bosco, soprattutto castagne, erbe e foglie secche e procurarsi la legna. Insomma un’opportunità offerta alla popolazione per integrare, fin dagli inizi del ‘900, le scarse risorse delle famiglie.
Successivamente ad uno stato di abbandono, grazie alla passione e all’impegno dell’associazione culturale «Amici di Casale», questo luogo è stato restituito agli abitanti della frazione e a tutti coloro che, soprattutto in autunno, passeggiano alla ricerca dei frutti di stagione.
 

Oggi il parco è un’area protetta, percorsa da una strada agro-silvo-pastorale che si addentra nel castagneto fra muretti a secco, staccionate, percorsi pedonali e pannelli informativi.
Qui, il castagno, pianta simbolo di Casale e della Valle del Lujo, è il protagonista.

Il parco può essere raggiunto anche percorrendo il Sentiero del Castagno, un itinerario turistico ad anello adatto a tutti che parte dalla chiesa di Casale e si addentra nel castagneto, dove sono state aperte alcune piazzole di sosta e sistemati tavoli e panchine in legno, per il pic-nic.

Sempre a Casale di Albino, legato al Parco del Castagno, si trova anche il Museo Etnografico della Valle del Lujo – frutta e risorse del bosco. Istituito, nel 1995, nel Museo appaiono adeguatamente rappresentate alcune tappe fondamentali della civiltà materiale che hanno caratterizzato l’impegno dell’uomo in Valle del Lujo, nella quotidiana lotta per la sopravvivenza, in un ambiente che, se era e rimane particolarmente ricco di bellezze naturali, non offriva grande disponibilità di risorse. L’inventiva e la capacità umana di adattarsi a questo ambiente si manifestano negli attrezzi e negli oggetti delle diverse attività del contadino e dell’artigiano, presenti allora sul territorio della Valle del Lujo.
Quindi, spazio agli strumenti della terra, del pascolo, del coltivo, dell’allevamento e del bosco. E attenzione anche al lavoro dei minatori, dei carbonai, e degli artigiani, come il fabbro, il maniscalco, il falegname, il calzolaio. Una sezione è dedicata alla casa rurale e alle diverse suppellettili d’uso domestico che rappresentano il vivere di un lontano passato. Una biblioteca a carattere specialistico e vallare, comprendente documenti scritti, fotografie, cartografie, uno schedario bibliografico, registrazioni per la conservazione della cultura orale, e materiale audiovisivo, completa le numerose testimonianze di una vita e di una cultura contadina che vanno lentamente scomparendo.

Infine, il museo si specializza sulla tradizione castanicola e sulle antiche varietà di mele e pere così importanti in Valle del Lujo: presenti libri, opuscoli, cartoline sulla castagna, registrazioni audiovisive, attrezzi per la raccolta della frutta e anche diversi tipi di castagne.

 
 

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