Casa Beato Alberto e il Ponte che balla
Villa d'Ogna | Punti di interesse
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Di grande importanza è la casa del Beato Alberto, laico vissuto nel XIII secolo, nativo di Villa d’Ogna.
Posta sul fondovalle in località Sant’Alberto ed edificata nel corso del XIII secolo, la casa natale fu trasformata nei secoli seguenti in convento, tanto che ancora oggi si può notare l’abside di quello che era l’attiguo santuario, distrutto da una frana nel 1813. All’interno della casa si può ammirare l’altare a lui dedicato.
Alberto nacque nel 1214 a Villa d’Ogna da una famiglia di modesti contadini. Tra il 1240 e il 1255 morirono prima i genitori e poi la moglie. Così Alberto decise di abbandonare tutti i suoi beni, cedendo tutto alla comunità di Villa, in favore dei bisognosi. Si trasferì poi a Cremona dove si dedicò all’attività di bracciante e di brentatore; si occupò inoltre di carità, fondando un ospedale per gli infermi vicino alla Chiesa di San Mattia, poi distrutta. Sempre a Cremona si aggregò all’Ordine dei frati predicatori come
terziario secolare.
Il Laicato Domenicano, ramo della Famiglia Domenicana, esisteva già ai tempi di San Domenico intorno ai conventi dei frati domenicani; nato come ‘Ordine della Penitenza’ o ‘Ordine della Milizia di Gesù Cristo’, era addirittura preesistente all’Ordine regolare stesso. In altri casi si riconoscevano con il termine “Le Mantellate/I Mantellati” per via della mantella nera che portavano in segno di austerità e penitenza nel costume. Figlia di maggior splendore, fra le Mantellate, è proprio santa Caterina da Siena. Alberto, da quanto si apprende dalla documentazione, svolse diversi pellegrinaggi a Roma, a Gerusalemme e a Santiago di Compostela. Morì a Cremona il 7 maggio 1279.
Nella sua casa natia, nella frazione di Sant’Alberto a Villa d’Ogna, esiste una chiesetta a sua memoria.
Verso la metà del XVIII secolo la Compagnia dell’Arte dei Brentatori di Bologna scelse come proprio patrono il beato Alberto da Villa d’Ogna, per avere egli esercitato in gioventù il mestiere del «brentatore». La prima festa
del patrono della Compagnia venne celebrata il 13 agosto 1572.
Ora, potreste raggiungere il punto di partenza nei pressi del parco della Festi Rasini, ma prima di ritornare sui vostri passi vi consigliamo una deviazione verso il “ponte ballerino”, al di là della strada provinciale. Una splendida esperienza che vi regalerà una vista naturalistica sul fiume Serio. Ritornati al parco potrete ascoltare alcune indicazioni per fruire dei percorsi e sentieri naturalistici che il territorio offre, nonché alcune note sull’accoglienza e l’enogastronomia.
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