Da Onore la Val di Res, sulla sponda destra del torrente Gera, permette di raggiungere l’abitato di Castione della Presolana, lontano dal traffico tra malghe e baite apparentemente fuori dal tempo. La salita alternativa fino al Passo della Presolana (1297 mt), passante nel centro vivo di Dorga, solletica le pareti massicce e imponenti della Regina delle Orobie.
La “sponda”, strada ripida e famosa per le tappe ed i murales del Giro d’Italia, tra cui anche il celebre passaggio di borraccia tra Bartali e Coppi, ci proietta in Val di Scalve. Dal Dezzo, si sale fino ad Azzone, dove si entra nella Riserva Naturale Regionale “Boschi del Giovetto di Paline”.
I boschi fitti di “pagher”, abete rosso, sono il regno della formica rufa, alla quale è pure dedicata una scultura impressionante di Mattia Trotta. All’ombra di questo suggestivo parco, si trovano anche l’antica segheria Furfì, ed un percorso geomorfologico che rivela le azioni dei ghiacciai ancora visibili sui versanti che delineano le Valli Bergamasche. Una discesa ripida e divertente chiude l’anello nel parco.
Si affronta ora la Sponda in salita, ricordando le imprese dei ciclisti del passato, oppure chi su queste strade è diventato grande, come il Campione di casa Paolo Savoldelli.
Appena prima di scollinare nuovamente al Passo della Presolana, si devia fino al Salto degli Sposi. La vista clamorosa e ampia è dominata dal Pizzo Camino. Qui si scopre la leggenda di una coppia di artisti Polacchi, lui musicista lei pittrice, che nell’800 donarono al loro amore l’eternità di un salto nel vuoto.
La strada piacevolmente sterrata ed in leggera discesa porta fino ai prati di Castelo Orsetto, ai piedi delle piste da Sci del comprensorio del Monte Pora. Da qui la strada riporta a Dorga e scende nuovamente verso Clusone.
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