Camminate in montagna a misura di bambino

Val di Scalve | Alta Valseriana | Vacanze con i bambini

Stare all’aria aperta, osservare le meraviglie della natura e respirare a pieni polmoni la frizzante aria di montagna: niente di meglio per i piccoli escursionisti.



Portate i vostri bambini alla scoperta di itinerari suggestivi che hanno l’acqua come comune denominatore: acqua che scende impetuosa dalle cascate e placidi torrenti che scorrono all’ombra di boschi ricchi di biodiversità. Una meraviglia per gli occhi ad ogni passo.


CASCATE DEL SERIO
Le cascate del Serio, con i loro 315 metri di altezza, sono le più alte d’Italia e le seconde in Europa. L’enorme massa d’acqua viene liberata dalla diga 5 volte l’anno, da giugno a ottobre, creando uno spettacolo mozzafiato.
Partendo da Valbondione, una camminata non difficoltosa e adatta a tutta la famiglia permette di ammirare da vicino la maestosità delle cascate, attraversando luoghi suggestivi tra piccole valli, boschi e verdi prati. Imboccate il sentiero CAI 305, una comoda mulattiera con partenza in via Curò, seguendo dopo circa un’oretta l’indicazione per Maslana-Osservatorio Floro Faunistico, oppure scegliete il sentiero CAI 332, che parte dalla frazione Grumetti. Entrambi vi porteranno all’Osservatorio Floro Faunistico, situato nella zona dei Grandi Macigni, punto ideale per ammirare le cascate in tutto il loro maestoso splendore.

TEMPO DI PERCORRENZA: 1.30 h
DISLIVELLO: 250 m
DIFFICOLTÀ: turistico
Dettagli percorso
Sul sentiero 305 è presente un ristoro

Info:
Ufficio Turistico Valbondione
Via T. Pacati, Valbondione
Tel. 0346.44665
info@turismovalbondione.it
www.turismovalbondione.it

 

CASCATE DEL VO’
Una passeggiata ad anello su un sentiero largo, ben battuto e segnalato, senza difficoltà e adatto ai bambini.
La valle del Vò si apre poco prima di Schilpario, nei pressi del piccolo borgo di Ronco.
Lasciato il ponte della provinciale (SP 294) e prendendo la stradina asfaltata (a destra venendo da Schilpario) che costeggia il torrente, posteggiate negli ampi spiazzi lungo la carreggiata e proseguite a piedi sulla strada che diventa mulattiera e sentiero CAI n. 413/a, che prosegue fino alle cascate (prestate attenzione a inizio sentiero a non prendere al bivio il sentiero sulla destra CAI n. 414 verso il Passo del Venerocolo).
La vegetazione alterna boschi di abete rosso, pino mugo, ontani e noccioli. La fauna è ricca di camosci e altri animali selvatici. In circa mezz’ora si raggiunge la meravigliosa Cascata del Vò, alta 25 m, e l’area picnic.
Pochi metri prima della cascata l’anello del percorso prosegue su una passerella di legno che porta sull’altra sponda del fiume. Risalendo il sentiero nel bosco si incrocia la mulattiera (sentiero CAI n. 413) che a destra sale verso il Rifugio Tagliaferri, mentre a sinistra vi riporta a Ronco e, proseguendo sulla strada asfaltata, al punto di partenza.

TEMPO DI PERCORRENZA: 0.30 h fino alla cascata, 1.30 h per l’intero anello
DISLIVELLO: 200 m
DIFFICOLTÀ: turistico

Info:
Ufficio Turistico A.R.S. Val di Scalve
Piazza Giustizia, Vilminore
Tel. 0346.51605
info@valdiscalve.it
www.valdiscalve.it

 

VAL VERTOVA
La Val Vertova è uno degli angoli più suggestivi della ValSeriana: un percorso a contatto con la natura tra favolosi salti d’acqua cristallina, le splendide marmitte dei giganti e la ricchezza di flora e fauna che caratterizza questa valle. Un particolare microclima, con correnti d’aria fresca, rende il clima gradevole anche nei giorni più caldi dell’anno.
Dalla località Cà Rosèt (parcheggio comunale, è presente un ristoro) si imbocca la mulattiera che costeggia il torrente e, superati guadi e ponticelli, si possono infine ammirare le splendide Cascate della ValVertova (tempo di percorrenza 45 min).
Dettagli percorso
ATTENZIONE: Nel periodo estivo la strada di accesso alla ValVertova può essere soggetta a limitazioni del traffico, verificare sempre le ordinanze comunali in vigore.

Info:
AIB Vertova
Tel. 035.713999
cvpc.aib.vertova@virgilio.it

 

VALSANGUIGNO

La Val Sanguigno è l’oasi verde a più alta biodiversità del Parco delle Orobie Bergamasche. Lo spettacolo offerto dal torrente Sanguigno è unico: l’acqua scende a balzi formando piscine trasparenti di colore verde e azzurro.
Arrivate in auto al paese di Valgoglio e proseguite mantenendo  la sinistra fino alla centrale di Aviasco (965 m) (attenzione: munirsi di ticket di parcheggio all’erogatrice automatica nei pressi del Comune di Valgoglio).
Lasciata l’auto seguite le indicazioni, scendete sotto la centrale e superate su un ponticello il torrente Goglio. Il sentiero sale ripido in mezzo al bosco (15 minuti), sfiora la stalla del Sersen e si immette poco dopo su una mulattiera proveniente dalla centrale di Aviasco. Prendete a sinistra la bella mulattiera con la quale raggiungete il torrente che scende dalla val Sanguigno. Salite fino alla località delle “cascatelle” e, proseguendo in un bosco di faggi, arrivate presto in vista del rifugio Gianpace (1331 m).

TEMPO DI PERCORRENZA: 1 h
DISLIVELLO: 270 m
DIFFICOLTÀ: escursionistico

 

VALZURIO

Un affascinante ed incontaminato anfiteatro naturale composto da prati,  boschi, stalle, fienili  e in cui non mancano le sorgenti d’acqua cristallina: è il trekking in Valzurio alle Baite del Moschel.
Raggiungete in auto la frazione di Valzurio (Comune Oltressenda Alta) dove vi segnaliamo la possibilità di ristoro presso la Baita Valle Azzurra; proseguite poi fino alla località Spinelli e parcheggiate l’auto (950 m). Seguendo la comoda ed ampia strada sterrata camminate in direzione Baite del Möschel (1265 m), raggiungete le curiose sorgenti d’aria fredda in Loc. “Fopa Fosca” e avvicinatevi alla conca che ospita le famose Baite in perfetto stile alpino.
In alternativa alla strada potete percorrere un comodo sentiero nel bosco. Dopo località Spinelli (950 m), al primo tornante prendete a destra il sentiero Cai 340 che risale il torrente Ogna tra boschi di faggio, aceri e ricche sorgenti. Al termine del sentiero, arrivate all’ampia conca che ospita le Baite del Möschel (1265 m).

TEMPO DI PERCORRENZA: 1 h
DISLIVELLO: 270 m
DIFFICOLTÀ: escursionistico

 

DIGA DEL GLENO

Escursione unica e ricca di storia: il trekking alla Diga del Gleno unisce la bellezza della natura della Val di Scalve al ricordo del crollo della diga  il primo dicembre 1923.
Raggiungete in auto o con la navetta (servizio estivo, info qui) la frazione Pianezza (1267 m) in comune di Vilminore di Scalve. Il sentiero parte in prossimità della chiesa vicino a una fontana. Dopo le baite, imboccate sulla destra la stradina semi pianeggiante fino alla deviazione (indicazioni per la diga del Gleno).
Prendete il sentiero a sinistra fino ai grossi tubi di una condotta forzata, poi salite su una bella mulattiera che, con ripidi tornanti, conduce fino a quota 1500 m. Il sentiero diviene ora quasi pianeggiante: dopo una prima parte nel bosco attraversate uno spettacolare tratto scavato nella roccia a strapiombo sulla valle e raggiungete in breve i ruderi della diga del Gleno (1534 m) e il suggestivo laghetto.

TEMPO DI PERCORRENZA: 1 h
DISLIVELLO: 270 m
DIFFICOLTÀ: escursionistico
Presso il lago è presente un chiosco.

Info:
Ufficio Turistico A.R.S. Val di Scalve
Piazza Giustizia, Vilminore
Tel. 0346.51605
info@valdiscalve.it
www.valdiscalve.it

 

CASTELLO ORSETTO
Lungo questo percorso  si incontrano due luoghi molto particolari: il Salto degli Sposi e Castello Orsetto: un’area attrezzata dove si trova una statua  raffigurante un orso che viveva in queste zone. Il sentiero conduce al Monte Scanapà e alla croce dove ammirare il panorama sulla Conca della Presolana.
Lasciate l’auto al Passo della Presolana e seguite l’indicazione per il Salto degli Sposi (in prossimità del Bar “Piccolo Museo” o dell’albergo “Alpino”). Arrivati al gruppo di alberi seguite il Sentiero dei Carbonai in leggera ascesa che gira verso destra e porta in circa 40 minuti alla località Castello Orsetto: una zona attrezzata con griglie e tavoli per un pic-nic. Da qui seguite l’indicazione a destra per la Casa della Foresta e dopo 5 minuti quella successiva per il Colle di Lantana. Dopo venti minuti alla radura con i ruderi della Cascina Monte Lantana seguite il cartello con l’indicazione per Cima Scanapà. Il percorso inizia a salire seguendo la strada sterrata, con il bosco che lascia spazio a grandi prati.  Giungete al Passo Scanapà, punto di arrivo dell’omonima seggiovia. Con un ultimo sforzo si può raggiungere la croce attraverso un breve sentiero che parte dalla capanna Maj, la fatica verrà ripagata con uno splendido panorama sulla Conca della Presolana. Dalla cima Scanapà seguite la larga strada sterrata in discesa per ritornare, in circa 50 minuti, al Passo della Presolana.

TEMPO DI PERCORRENZA: 1,30 h
DISLIVELLO: 400 m
DIFFICOLTÀ: escursionistico

Info:
Ufficio Turistico di Bratto
Via Donizetti, 15
Tel. 0346.60039
infopoint@visitpresolana.it
www.visitpresolana.it

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