Gromo
Uno dei Borghi più belli d’Italia dove perdersi tra vicoli e monumenti secolari è sempre un piacere.
Gromo, che fa parte del circuito de “I Borghi più belli d’Italia” ed ha ottenuto la “Bandiera arancione” del Touring Club Italiano, sorge su un promontorio roccioso, circondato da prati ed abetaie. Il paese, famoso nell’antichità per le sue miniere di ferro e di argento e per le sue fabbriche di armi bianche, mantiene nella parte alta dell’abitato il compatto tessuto medievale.
Parcheggiata la macchina al “Parcheggio del Borgo”, si può sin da subito osservare una parte dell’antico Borgo di Gromo. Si salgono le scalette recentemente strutturate e ci troviamo nella zona della Sala Filisetti. Qui vi è un’antica fontana ed un piccolo cortiletto dal quale si può vedere di fronte la strada che porta agli Spiazzi di Gromo e le montagne circostanti.
Si esce dal cortile, si gira a destra e dopo pochi minuti si giunge in Piazza Dante, il centro storico, dove potrete ammirare il Castello Ginami (XIII sec.), la Chiesetta di San Gregorio che custodisce una bella pala del 1600 di Enea Salmeggia, tutt’intorno numerose case nobiliari risalenti al XV e XVI secolo, il cinquecentesco Palazzo Comunale e la fontana di marmo bianco risalente al 1400.
Sempre dalla Piazza, si segue la strada che porta alle scuole e si raggiunge la Torre Gananderio. Resta visibile, nella sua parte originale, solo la prima porzione della torre, detta del Lavanderio, mentre il resto del castello ha subito nel corso degli anni varie trasformazioni. Da lì ci si può inoltrare nel cuore del Borgo, con viuzze e scalinate caratteristiche. Lavatoi, fontane, terrazze, cortili tipici dell’epoca medioevale.
Merita una visita anche la Chiesa Parrocchiale, impreziosita da un altare ligneo di scuola fantoniana, e il vicino Museo Parrocchiale, raggiungibili scendendo dalla Piazza. Durante la discesa s’incontra la Chiesetta della Crocetta, costruita in occasione del colera del 1856.
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Gromo, con le sue fucine, fu uno dei centri più importanti della lavorazione del ferro e la produzione di armi, di scudi e di corazze, tanto da essere chiamato la “piccola Toledo”. Oggi la Sala delle Armi del Palazzo Comunale ospita il MAP – Museo delle Armi Bianche e delle Pergamene che conserva numerose armi forgiate nelle fucine della valle. Alle pareti delle sale espositive, un singolare spaccato storico: interessanti affreschi cinquecenteschi raffigurano la compravendita delle armi nel XV e XVI secolo. Sempre nello stesso Palazzo Comunale è allestito anche l’ EcoMuseo Naturalistico, in cui due grandi vetrate racchiudono moltissime delle specie animali autoctone: dai volatili ai mammiferi, dai roditori ai predatori.
Per un pomeriggio di riposo, ci si può rilassare al Parco Le Fucine, in località Prenzera, all’inizio del paese di Gromo. Potete trovare un grande parco, area pic-nic, un laghetto per pescare ed un chiosco. Il tutto vicino al fiume Serio.
Non solo arte e riposo. Infatti, da Gromo partono diversi sentieri alla scoperta delle Orobie. Dalla località Spiazzi di Gromo raggiungiamo, in Mountain Bike o praticando trekking, la bellissima e suggestiva natura della Val Sedornia, mentre in inverno, splendide ed emozionanti piste ci garantisco giornate all’insegna del divertimento!
Pattinaggio e sci di fondo, 15 km di neve e 9 piste aperte anche in notturna grazie agli eventi organizzati dal Rifugio Vodala.
Comune di Gromo
Superficie 20.07 Kmq
Abitanti 1252
Altitudine 676 mslm
www.gromo.eu
Sport e divertimento
Attrazioni culturali
Dove dormire
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CONTATTI
- Piazza Dante n.8, Albino
- 0346 41128
- Sito internet
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